Filippine – Un Paese dalle mille isole!

Quello che più mi colpisce di questo Paese è che sia composto da 7000 isole (molte delle quali vergini) e questo lo rende senz’altro un Paese speciale ed un paradiso con molti posti incontaminati.

UN PAESE NON ANCORA INVASO DAL TURISMO DI MASSA

La gran parte dei viaggiatori incontrati lungo la strada mi descrivano le Filippine come un luogo ancora incontaminato, non cambiato e soggetto al turismo di massa. Questo Paese, seppur molto vicino ad altre destinazioni famose del Sud Est Asiatico, è riuscito a salvarsi dai fiumi di persone che in genere affollano il Sud Est Asiatico per una vacanza di neanche due settimane. Questo soprattutto perché lontano dagli itinerari via terra del Sud Est Asiatico, ma anche perché è incline ai disastri naturali (io stessa sono rimasta bloccata nella Capitale per via di un tifone), e per un’instabilità politica ed una corruzione dilagante.

L’idea di andare in un luogo ancora estraneo al turismo di massa, insieme al fatto che mi trovassi “relativamente vicina”, è stata una delle ragioni che mi ha spinto a dirigermi in questo immenso arcipelago di isolette, insieme ovviamente alla curiosità, perché senza quella, non avrebbe senso viaggiare!

Le Filippine, il Paese in cui puoi leggere la Bibbia o frasi come “Solo Dio può salvarti” sul muro o vedere la faccia di Gesù Cristo una volta che ci si siede dentro un tuk-tuk.

Il Paese dei colorati Jeepney, mezzi di trasporto colorati utilizzati dai locali, ma che ogni viaggiatore dovrebbe provare ad utilizzare.

Il Paese dello zucchero, del fast food, è per me il Paese meno asiatico a causa delle forti influenze della colonizzazione spagnola e americana, i primi in effetti hanno portato qui Cristianità e costruito chiese ovunque, le seconde hanno portato fast food e ciambelle.

UNO SGUARDO SUL PAESE E LE SUE BELLEZZE

Manila, la Capitale non è un grande biglietto da visita per il Paese, nonostante ci siano diversi luoghi storici interessanti, qui ci si confronta con alcuni dei problemi che affliggono diversi Paesi in via di sviluppo e non solo: la povertà, il turismo sessuale, la plastica, il traffico e l’inquinamento della grande città. Per capire l’essenza di questo Paese, è però sufficiente lasciarsi alle spalle la città. E’ qui che la vita come spesso accade, assume dei ritmi più lenti e più semplici… le persone, vivono ancora una vita semplice e rurale, i bambini giocano nelle strade e nuotano nei fiumi, le mucche e le capre gironzolano per la strada, la giungla e le spiagge sono ancora selvagge..

A proposito di spiagge, senza dubbio le Filippine, grazie ai suoi fondali tra i più belli è ricchi del mondo, sono il luogo per eccellenza per le immersioni, e per acquisire i brevetti vari; è qui che anch’io ho deciso di fare la mia prima ed al momento unico immersione, bardata con 20 kg di materiale.

“Salvo alcune eccezioni, come l’isola di Panglao o El Nido nell’Isola di Palawan, le Filippine sono il luogo ideale per gli amanti del mare e della natura selvaggia, è la perfetta destinazione per chi vuole godersi la quiete e la magia dei luoghi tropicali.

Ma è un errore pensare che il mare sia l’unica attrattiva di questo arcipelago di 7000 isole. Alcuni esempi? I vulcani presenti in diverse isole, le chocolate hills di Bohol, il Tarsio, uno dei primati più piccoli al mondo, le giungle infinite, terrazzamenti di Batad e Banaue. E’ proprio qui che ho trascorso alcuni giorni nel bel mezzo del nulla, nella cordigliera ospitata da persone straordinarie con una vista di H 24 sulle terrazze di riso, osservando i bambini che vanno a scuola, le persone che lavorano duramente nel campo e piantano il riso. Sì, perché qui la vita è dura e può essere dura, qui la vita delle persone è davvero connessa con la Natura che può essere generosa ma anche così potente da distruggere tutto…

Sono tante le attività che si possono svolgere in queste isole, e spostarsi non è per nulla complicato, tra un’isola e l’altra ovviamente suggerisco quando possibile di spostarsi via mare con i traghetti che collegano le varie isole, mentre al loro interno ci si può muovere con i mezzi pubblici per chi ha tanta pazienza ed è alla ricerca di un’esperienza unica, con i Jeepney per i tratti più brevi, e con una motocicletta, opzione preferita da molti backpacker e viaggiatori. Cosa c’è di più bello di attraversare in moto un paesaggio lento fatto di palme, giungla e spiagge? Oppure di osservare in silenzio le varie albe e tramonti sulla spiaggia? Quello che di certo mi mancherà di più sono gli abitanti locali, uno dei popoli più gentili e accoglienti finora, sempre pronta ad aiutarti, a parlare con te, a salutarti o semplicemente a sorriderti!

Salamat!