Impressioni di un viaggio in Marocco

A causa dei voli a basso costo della Ryanair, sono in molti a recarsi in Marocco solo per pochi giorni. Classico giro? Marrakesh e deserto in 4-5 giorni.

Oltre a costituire un costo ambientale altissimo, non potendolo compensare con un soggiorno lungo, si tratta del classico turismo mordi e fuggi dove bisogna cercare di vedere più luoghi possibili nel più breve tempo possibile senza poter davvero comprendere la realtà del luogo e dei suoi abitanti.

Mi ero quindi ripromessa che se fossi volata per il Nord Africa, l’avrei fatto per fare un viaggio itinerante in Marocco e non solo nella capitale.

Faccio sempre fatica a rispondere quando mi viene chiesto se un Paese mi è piaciuto o meno… come si fa a condensare in un commento sensazioni, emozioni, esperienze vissute e sentite in un luogo? E come farlo quando le emozioni ed esperienze sono state contrastanti?

Già, perché questo viaggio in Marocco per tutta la sua durata mi ha lasciato sensazioni contrastanti come nessun altro Paese visitato. Cercherò quindi di elencare in vari punti i vari aspetti significativi di questo Paese.

NATURA E PAESAGGI

Lovely Essaouira

Il Marocco ha una moltitudine di paesaggi e di ambienti naturali che stupiscono il viaggiatore, forse perché quando si parla di questo paese del Nord Africa ci si immagina il classico paesaggio e clima arido. La mente infatti viaggia subito al Deserto del Sahara, senza pensare e sapere che invece viaggiando in lungo e in largo per il Paese si potranno ammirare altri splendidi paesaggi, vallate verdi con villaggi sparsi qua e là, alberi di Argan, la catena montuosa dell’Atlante, cascate, fiumi, per non parlare dell’Oceano, che grazie alla sua forza dirompente ed alle sue onde è diventata meta prediletta dei surfisti.

Insomma, ce n’è per tutti i gusti, e questo solo considerando gli aspetti geografici e paesaggistici.

STORIA E CULTURA

Piastrelle colorate a Marakkesh

Il Marocco è un crogiuolo di storia e cultura, che ha influenze berbere, arabe, ed europee. Dalla ricca e frenetica capitale Marrakesh a cui dedicare almeno 4-5 giorni, alla magica e romantica località sull’oceano di Essaouira, alla grande e famosa moschea di Casablanca, a Rabat con i suoi giardini e la Kasbah, alla città azzurra di Chefachaouen incastonata in un paesaggio unico, all’antica e delirante Fes, alla meravigliosa Ait Ben Haddou alle porte del deserto, un viaggio in questo Paese è un viaggio nella storia, nell’archeologica, nella cultura. Dal fascino delle medine, ai vicoli colorati del Suk e delle Kasbah, ai palazzi ornati da ori, e piastrelle colorate, ai riad da mille e una notte.

POPOLO

I marocchini sono un popolo strano, ruvido è forse la parola che li descrive meglio, perché anche quando chiacchierano tra di loro è difficile capire se stiano litigando o no. Abbiamo assistito a diversi episodi in cui persone venivano divise prima che scoppiasse una rissa. Abbiamo incontrato persone splendide, donne con sorrisi molto radiosi e gentili, ma spesso i proprietari dei luoghi dove alloggiavamo non erano così cordiali. E’ un aspetto di cui abbiamo parlato anche con il giovane personale dell’ostello dove abbiamo dormito a Marrakesh le ultime notti, l’unico ostello dove abbiamo dormito, il posto più ospitale e cordiale in assoluto.

L’influenza che la religione ha avuto sul popolo è evidente. A Fez, ex capitale islamica del mondo e culla spirituale non solo del Medioriente, una coppia in un Parco non molto frequentato può essere fermato improvvisamente da una persona per accertarsi che non ci sarà nessun bacio, o ancora nello stesso parco si può essere fermati ed iniziare una conversazione sul perché molte idee sull’Islam sono fonte di pregiudizio.

Si percepisce, soprattutto nei grandi centri urbani, una grande differenza tra chi si occupa di turismo o possiede un’attività e quindi una fonte di reddito e sostentamento a chi invece non avendone nessuna vede nella piccola criminalità l’unica soluzione.

Penso che la tipologia di persone incontrate abbia rispecchiato un po’ il nostro stato d’animo e il nostro livello di fiducia nei loro confronti.

CIBO

Il cibo marocchino mi ha deluso un po’ ed ancora non mi è chiaro come mai, nonostante vengano vendute così tante spezie, nei ristorantini anche quelli local, non ne facciano uso.

Ho sempre pensato che il cous cous mi piacesse, avendone assaggiato varie versioni in Francia/Italia, ma una volta provato in Marocco, non mi ha entusiasmato molto, l’ho trovato asciutto, senza sapore e senza carattere. Ho invece apprezzato molto la Tajine, piatto di carne, pesce in umido e per fortuna anche solo verdure, cotto appunto nella Tajina. E tra il cibo di strada una sorta di panino ripieno di ingredienti a scelta. Se la cucina marocchina non ci è parsa particolarmente accattivante la stessa cosa non possiamo dirla per i gustosissimi dolci, davvero diffusi in tutto il Paese, alcuni dei quali retaggio della colonizzazione francese. In particolare segnalo la millefeuille marrocain, presente un po’ ovunque, dai forni più semplici alle vere e proprie pasticcerie che offrono una grande varietà.

LINGUA

Ovviamente conoscere la lingua locale è la cosa migliore per potersi relazionare meglio con le persone, per riuscire a contrattare e a non farsi fregare.

MUOVERSI

Non è difficile muoversi all’interno del Paese, e durante il nostro viaggio abbiamo percorso il Paese e girato per le città, con bus , treni, tram, taxi, facendo anche autostop! Per raggiungere alcune località, ad esempio raggiungere Chefchouen da Rabat è stata davvero una bella avventura, poiché in alcuni tratti non sono previsti collegamenti diretti, in altri non esistono affatto, oppure questo è quello che ti verrà detto quando chiederai informazioni. E’ consigliabile informarsi leggendo blog di viaggio o forum sul web per capire meglio l’attendibilità di quanto detto, ma soprattutto cercare informazioni sul luogo. Non ultimo, non desistere e avere tanta pazienza. Se volete avere un’idea di qual’è il prezzo che è giusto pagare per una corsa chiedete alle gente, dal personale del luogo in cui alloggiate alla gente per strada o nei negozi, come potete intuire, il prezzo per gli stranieri è spesso raddoppiato/triplicato rispetto al normale.

SICUREZZA E CRIMINALITA’

Penso, come spesso accade, che ci sia una grande differenza tra le grandi città e le località più piccole aree rurali e questo purtroppo anche a causa del turismo che ha cambiato e rovinato molte dinamiche sociali. Ci sono state delle occasioni in cui non mi sono sentita molto al sicuro, a Fes e a Marrakesh, a causa delle truffe nelle medine ad opera di gruppi di giovani teppisti appoggiati dalla collaborazione e omertà degli anziani. E’ per me stato deludente osservare e provare quest’esperienza perché sapevo che in qualche modo avrebbe cambiato o condizionato la mia fiducia nei confronti del popolo marocchino. Perché questo a mio avviso è un fallimento dell’esperienza del viaggio essendo la fiducia verso il prossimo uno degli elementi chiavi per un’esperienza autentica di viaggio. Ma è stato triste vedere come quei teppisti rendevano la vita difficile ai locals che vogliono aiutare lo straniero ed agli stessi locals che magari si persono all’interno della medina. Ancora più triste e frustante sapere di esserne la causa in quanto visitatore straniero. La truffa ovviamente consiste nel chiederti soldi che magari corrispondono ad un mese di salario di un lavoratore (leggere il post “Come evitare truffe e viaggiare in sicurezza”)

DONNE IN VIAGGIO DA SOLE

Purtroppo ancora oggi, nel 2020, noi donne dobbiamo porci una domanda… E’ sicuro questo Paese per noi donne?

Io sono una viaggiatrice solitaria, amo viaggiare da sola, e continuerò a promuovere il viaggio in solitaria perché penso che sia davvero un’esperienza meravigliosa ed unica.

Ma ammetto, che durante questo viaggio, ho apprezzato il fatto di non essere da sola, ma in compagnia del mio ragazzo, perché penso che sarebbe stato ancora più stressante ed avrei dovuto tenere la guardia più alta.

Per le donne che viaggiano da sole ricordo sempre di: rispettare i costumi del luogo e di vestirvi modestamente, regola, che al di là della sicurezza dovrebbe essere seguita per rispettare le popolazioni locali; evitare gli spostamenti notturni, non camminare la sera al buio tra le strade della medina.

Come sempre vale la regola di adottare dei comportamenti intelligenti, che andrebbero adottati anche ad esempio nelle grandi città europee.