Arrivo a Sydney

In Viaggio verso Sydney alias il viaggio della follia

E finalmente dopo tanto tempo a pensarci eccomi pronta per partire.
Inizio col mettervi in guardia su un aspetto molto importante: se decidete di andare in Australia, non prendete un aereo con Air India Limited.

Nulla da dire sul personale di bordo e l’aereo molto spazioso, con un ampio schermo per distrarsi un po’ durante il viaggio; ma se non volete impiegare tre giorni per arrivare a destinazione, allora questa compagnia non fa per voi. Ebbene sì miei cari perchè non solo potrebbero dirvi che l’aereo viaggia con due ore di ritardo ma potreste sentirvi dire che l’aereo continua ad accumulare il ritardo e quindi siete costretti a dormire nell’hotel dell’aeroporto, prendere un volo alle 04.25 della mattina, arrivare a New Dehli che non eccelle di certo per controlli e burocrazia veloci, dormire un’altra notte in aeroporto senza poter uscire (non avendo il visto indiano!), riprendere l’aereo con un’altra sosta intermedia (per me Melbourne) e infine arrivare a destinazione praticamente con più di un giorno di ritardo.

Insomma mi sembrava di essere in un film tipo The Terminal o di Fantozzi, per la serie, sta succedendo davvero???

Insomma mi sono maledetta più e più volte per aver scelto questa compagnia, cosa non si farebbe per risparmiare 300€!!!

L’emozione di vedere dal finestrino il bush australiano e la costa attorno a Sydney serve per fortuna ad allontanare per un po’ il nervoso e la stanchezza. E’ in quel preciso istante che inizi a realizzare che quel viaggio tanto desiderato è ormai iniziato.

I controlli all’aeroporto di Sydney

Ancora prima di partire colleghi, amici e la rete mi avevano parlato di quanto fossero rigidi i controlli all’aeroporto.

Devo fare una piccola premessa: quando si viaggia fuori dall’Europa, salvo rari casi, bisogna compilare dei foglietti riguardanti il visto e l’auto dichiarazione di ciò che si sta portando all’interno del Paese verso cui si sta andando.

Conoscendo tutte le restrizioni e i problemi legati alla sicurezza del continente australiano, ho deciso nel dubbio, di dichiarare anche le mie medicine dell’erboristeria. Avete presente quando facevate i compiti i classe e facendo quattro conti si capiva che era meglio rispondere e sbagliare piuttosto che non rispondere. Ecco il concetto è più o meno lo stesso, sempre meglio dichiarare cose inutili piuttosto che non dichiarare e scoprire che invece avreste dovuto farlo.

Ad ogni modo, tornando a noi, arrivati all’aeroporto di Sydney mi aspettavo di assistere a scene apocalittiche, poliziotti che rovistano nei bagagli oppure cani antidroga che ti annusano, invece, niente di tutto questo. Anzi, alla fine a parte il controllo del passaporto e del visto che a me personalmente mette sempre un po’ d’ansia, mi è stata posta solo una domanda su quale tipo di prodotto avessi e niente di più.

Personalmente ho trovato molto più rigidi e pressanti i controlli fatti all’aeroporto di Lima piuttosto che questi a Sydney, dovrei proporlo agli ideatori di Airport Security?
Comunque, cosa incredibile ma per fortuna vera è che i bagagli nonostante fossero stati imbarcati due giorni prima sono arrivati a destinazione!

Prime impressioni su Sydney

L’aeroporto di Sydney non dista molto dal centro città, ma nonostante questo il biglietto del treno costa 15$! Ecco, una delle prime impressioni su Sydney e sull’Australia è che è una destinazione molto cara. Per chi come me è abituato a viaggiare in Centro-Sud America e Sud Est Asiatico, questo aspetto sarà difficile da digerire anche dopo diversi giorni.

Elizabeth Street è la via dove si trova il Big Hostel, l’ostello dove alloggerò per una settimana. E’ una delle tante vie principali di Sydney e come le altre è lunghissima.

Alcune strade proseguono per km e possono attraversare la città da un capo all’altro. Le strade del centro sono molto trafficate, ecco, ritengo che il traffico sia il problema principale della città, quello a cui una persona come me non si abituerà mai. Sono molte le macchine che affollano le arterie principali, al contrario sono poche le persone che girano la città in bici, è forse più probabile vedere persone con il monopattino e lo skateboard che con la bici! Inoltre quando ci si ritroverà ad attendere il proprio turno ad un semaforo, ci si accorgerà ben presto quanto il segnale verde dei pedoni duri davvero poco.
Se siete amanti del caos, dei negozi a profusione e di folle di persone, George Street è senz’altro la strada che fa per voi. Seguono poi Pitt Street, Oxford Street e in minor parte Elizabeth Street.

Queste lunghe strade tagliano la città da Nord a Sud, e da Est ad Ovest, insomma, se il senso dell’orientamento non è il vostro forte allora cercate di focalizzarvi su queste vie principali e non vi perderete.

Ad esempio se si percorre George Street, Pitt Street ed Elizabeth Street, dalla Central Station si arriva praticamente nella parte Nord della città, vicino a Circolar Quay.

Di seguito le principali zone della città:
– Inner CBD, è il quartiere finanziario, qui gli uffici la fanno da padrone e di conseguenza la sera le strade si svuotano. Centro di Sydney;
– Chinatown, è di certo il quartiere più popolare di Sydney nonché quello più economico, sia per alloggiare che per vivere. Zona ovest del CBD;
– North Beaches, una delle zone più ambite e più costose. Da considerare però la lontananza con il centro raggiungibile con bus e con treno da Bondi Junction. Nord della città.
– King Cross: quartiere a luci rosse della città, pieno di locali. Un quartiere dove non ci si annoia mai. Nord-Est
– Surry Hills, è il quartiere vintage della città, qui si trovano negozi specializzati in abiti ed accessori un po’ datati, ma non aspettatevi le grandi occasioni di Notting Hill a Londra, i prezzi non sono molto economici. Tanti sono i bar ed i ristoranti che si distinguono molto da quelli del centro. E’ una zona molto ambita perchè tranquilla, ma non distante dal centro. Immaginatevi vecchie case di ringhiera con viali ricoperti di alberi enormi. Sud-Est
– Paddington, è il quartiere più ad Est della città, ci sono negozi di design e ricercati. A parte questo penso che l’unica attrattiva sia il mercato del sabato detto appunto “Paddington Market” e le case tipiche. Est
– Ultimo e Glebe. Quartiere universitario, molto giovane e richiesto. Glebe è decisamente il mio quartiere preferito. Non è lontano dal centro città ma ne resta fuori abbastanza da non essere costantemente invaso dal caos. E’ un vero e proprio quartiere i cui centri di interesse sono concentrati su Glebe Point Road. E’ un quartiere alternativo con tante librerie di libri nuovi ed usati, ristorantini etnici, negozi di olistica, di prodotti naturali, ecc.

La sua anima alternativa/Hippy/Vintage esplode durante i Glebe Markets, ogni sabato mattina fino alle 3pm negli spazi di una scuola pubblica.
Un aspetto affascinante del quartiere non sono solo le tipiche villette a schiera che si potrebbero trovare anche in altre zona ma bensì la vista sulla città. Sembra quasi di essere in uno di quei film americani dove si vede la strada, il verde ed in lontananza lo skyline delle città.

Per gli amanti della tranquillità come la sottoscritta, ci sono tanti rimedi. I Quartieri più adatti per camminare in strade non trafficate, sono Surry Hills e Paddington (escludendo la strada principale Oxford Street). Ma bisogna anche precisare che la città è piena di parchi e di viali alberati e che gli australiani amano lo sport e le attività all’aria aperta.

Il verde in città

Un parco che senz’altro consiglio, facilmente raggiungibile da molte vie, come ad esempio Elizabeth Street, è Hyde Park. E’ il parco che ogni città dovrebbe avere, nonchè il più antico di Sydney. Non ha nulla di particolare a parte una fontana posta di fronte alla chiesa si Saint-James. Ma è perfetto perché è a due passi dal centro finanziario, ma ci si può rilassare tra gli alberi ed i prati, ed improvvisamente il suono dei clacson viene sostituito dal rumore delle foglie, dal suono degli uccelli e magari dalle canzoni di qualche artista di strada.

Non è raro, anzi è abbastanza frequente incontrare una nonna che porta a spasso il nipotino, persone che fanno attività fisiche, il dipendente di un’azienda che con tanto di giacca e cravatta si sdraia sul prato, questo è uno degli aspetti che fanno capire al visitatore, al turista o una residente temporanea come me che lo stile di vita degli australiani è senz’altro alto e che appena possono sono pronti a uscire dai loro schemi per godersi la vita all’aria aperta.

Altro aspetto curioso è vedere donne eleganti che portano le infradito e tengono in mano le scarpe con il tacco oppure un uomo in giacca e cravatta con le infradito!
A parte queste notizie di folklore, Hyde Park costituisce un polmone verde importante per la città, ma non l’unico.

Un altro posto che adoro della città sono i Royal Botanics Garden, sono senz’altro l’attrattiva che più mi piace di questa città. Si trovano in prossimità della rinomata Opera House, esattamente a destra del famoso citysight. Sono molto estesi e percorrendoli si può decidere in quale parte della città rientrare, ovvero se uscire nuovamente sul mare e quindi all’Opera House oppure uscire nei pressi di Pitt Street.

Immaginatevi un’oasi verde posta davanti all’oceano, un insieme di piante, fiori, arbusti ed alberi europei ma soprattutto tropicali oppure prati con alberi enormi dove ci si può riparare dal sole caldissimo. Aggiungeteci panchine e chioschetti vista mare oppure laghetti e giardini di ninfee, insomma un luogo unico della città dove rigenerarsi.

Punto di interesse è Macquarie’s Point raggiungibile proseguendo la camminata lungo il mare, da questo piccolo lembo di costa si avrà una bellissima visuale sull’Opera House e sull’Harbour Bridge.

Mentre si cammina per le strade della città, sembra di essere nel Regno Unito, l’impronta dei coloni inglesi è ovunque, anche se la presenza di tanti asiatici sembra che stia cambiando alcune cose.

La prima cosa che mi ha colpito è vedere vecchi palazzi e monumenti inglesi (i pochi che restano) vicino agli enormi grattacieli che sovrastano la città.

Un’immagine di questa commistione tra il vecchio ed il moderno la si può avere accanto alla Town Hall dove in una zona di grattacieli il municipio e la chiesa di St.Andrews conservano invece la loro impronta storica. Oppure accanto l’Harbour Bridge dove percorrendo il molo e osservando lo skyline della città convivono edifici con il tetto a punta con alti grattacieli.

L’Opera House e l’Harbour Bridge

Queste due luoghi di interesse sono considerate ormai da tempo le icone della città, e in quanto icone l’orda di gente presente in questa zona può inizialmente frastornare.

E’ una zona ovviamente piena di bar e di ristoranti ed inoltre è da qui che partono i ferries verso la vicina Manly, per lo zoo oppure semplicemente per una visita del porto.

Non avevo aspettative su questo luogo, però non immaginavo che arrivati a due passi dall’Harbour, e quindi a Circular Quay, non si vedesse ancora il porto, l’acqua. Infatti l’Harbour è visibile sono nel momento in cui si oltrepassano alcuni i portici al di sopra del quale passa la ferrovia.

A parte questo aspetto direi che la vista sull’Opera House dall’Harbour Bridge e dai Royal Botanics Garden è davvero spettacolare. Ed è proprio vero che quando c’è il sole la luce fa risplendere l’Opera House facendole sembrare appunto delle vele lucenti.

Quanto all”Harbour Bridge è possibile percorrerlo a piedi oppure salire sulla parte più alta di esso con tanto di imbracatura, per farlo però occorrerà pagare 220$!

Altra bella passeggiata che si può fare è presso The Rocks, la parte più antica e storica della città, qui il sabato mattina, si può passeggiare tra le bancarelle di artigianato locale.

Bondy & Manly Beaches

Bondi Beach e Manly sono senz’altro le spiagge più rinmate della città di Sydney. Se chiederete consigli o impressioni sulle due spiagge vi accorgerete che alcuni simpatizzano per l’una trovando difetti sull’altra e viceversa. Quindi il mio consiglio è di vederle entrambe per farvi una vostra opinione.

Raggiungere la rinomata spiaggia di Bondi Beach è molto semplice, basta prendere il bus 333 oppure 378 da Hyde Park (7$ A/R). Si può affermare che Bondi Beach sia la spiaggia della città. Non è raro incontrare in giro per le strade, persone che stanno andando al mare o vi hanno appena fatto ritorno. E’ forse questo aspetto quello che colpisce maggiormente il visitatore e che vi farà sorridere.

E’ consigliabile arrivare in spiaggia la mattina presto per assaporare meglio l’atmosfera marina e della cittadina prima che venga affollata da australiani e non.

E’ incredibile come questa località balneare che a tutti gli effetti fa parte della città sembra rappresentare un altro mondo.

Qui tutto si muove più lento, anche i negozi sono differenti, troverete infatti molto negozi di abbigliamento da surf o da vita da mare, c’è addirittura un marchio di vestiti su Bondi Beach e sul surf.

Sembra quasi di essere in California, tutto gira attorno alla spiaggia, alle onde e al surf. Non è difficile vedere gruppi di surfisti sfidare le onde, oppure insegnanti che insegnano questa disciplina a grandi e piccini.

Nuotare nelle acque dell’Oceano non è semplice, oltre alla temperatura dell’acqua molto fredda, la corrente è molto forte, quindi è bene prestare attenzione e ricordarsi di nuotare tra le bandierine poste sulla sabbia che indicano il luogo più sicuro dove nuotare per non fare incontri ravvicinati con gli squali.

Per raggiungere la spiaggia di Manly invece bisogna prendere il ferrie da Circular Quay. Il biglietto di A/R in settimana costa 15 $ ma se ci andate di domenica solo 2,50$!

Ciò rende questa spiaggia meno meno accessibile rispetto all’altra spiaggia, ma il viaggio sul traghetto che si allontana dall’Harbour regalandovi una panoramica eccezionale della città è senz’altro una di quelle cose che non potete perdervi.

Osservare la città dal mare fa realizzare la vastità della metropoli, aspetto forse anche un po’ sconcertante se vi soffermate ad immaginarmi a camminare tra le strade trafficate e i grattacieli.

Il percorso in traghetto dura circa 30 minuti, ed una volta scesi vi basterà seguire le indicazioni verso “il corso” per poi arrivare alla spiaggia.
La spiaggia di Manly è più aperta rispetto a quella di Bondi ed è circondata in parte da alberi accanto al lungo mare.

In entrambi i casi come in altre spiagge australiane le parti dove è possibile nuotare sono segnalate da due bandierine gialle e rosse. Le persone dovrebbero nuotare “between the flags” ma di fatto non lo fanno quasi mai e quindi spesso si viene richiamati dai bagnini.

Una cosa è certa, è molto difficile nuotare in queste acque perché se c’è un po’ di vento le correnti diventano molto forti. Mi chiedo come facciano alcuni bambini a nuotare tra queste acque.

Al di là di questi aspetti, ciò che colpisce è l’atmosfera delle onde e del surf e dei surfisti che aspettano ‘onda perfetta e sfidano continuamente le forze della natura.

Uffici pubblici e banche

L’aspetto che più vi farà apprezzare di essere dall’altra parte del mondo e in un paese anglosassone è senz’altro la burocrazia e l’efficienza della pubblica amministrazione e degli uffici dedicati agli immigrati. In Martin Place ad esempio c’è un ufficio dove personale molto gentile e qualificato aiuta gli immigrati appena arrivati a compilare le domande come il Tax File Number o la Medicare.

Ma una cosa ancora più simpatica riguarda le banche, premetto che non sono un’amante delle banche per una serie di motivi ma arrivando qui in Aussie con il visto Working Holiday e volendo trovare lavoro è necessario aprire un conto bancario.

Su consiglio di un amico ho scelto la Commonwealth, scelta che si è rilevata meno economica di altre poiché con il conto semplice bisogna pagare 4$ al mese.

Mettendo da parte questioni economiche ciò che mi ha colpito è stato entrare in banca in birkestock ed essere accolta da un concierge che ti chiede il tuo nome e di cosa hai bisogno e che ti accompagna da un’altra persona che ti fa attendere in una sorta di salottino con te e biscotti.

Si sono persino scusati per l’attesa di soli 10 minuti! Wonderful!

Scheda telefonica e Internet

Dimenticatevi le offerte telefoniche con internet illimitato che abbiamo in Italia e Europa.

Qui, dall’altra parte del mondo, non potevano non essere cari anche i servizi di telefonia mobile di accesso alla rete.

Solo un esempio: con 30$ di abbonamento mensile ho sì un grande margine per chiamare e per inviare sms ma ho solo 800mb di internet!

Per le strade sui cartelloni pubblicitari compaiono offerte quali 45$ al mese per 2 gb di internet!

Insomma, se arriverete in OZ e inizierete la ricerca per la migliore offerte telefonica e accesso alla rete, vi accorgerete presto che è più semplice aprire un contro in banca che decidere quale compagnia scegliere e con quale abbonamento.
C’è però un aspetto molto positivo, il wi-fi è praticamente ovunque in città, i migliori posti sono le biblioteche come la State Library of NSW di cui magari si parlerà più avanti, ma anche nei bar ristoranti e per le strade non avrete problemi a trovare la rete. Unica pecca dell’utilizzo di internet nei luoghi pubblici è le lentezza della connessione.

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