Viaggio zaino in spalla in Australia: riflessioni, consigli, e link utili.

  • LASCIARE SPAZIO ALL’AVVENTURA E AL CASO. Per chi come me pensa di fare questo viaggiodsc_0883 da solo, il mio consiglio è quello di non organizzare tutto, ma lasciare anche al caso. Ovviamente questo dipende da quanto tempo avete a disposizione, ma ritengo che la cosa più bella di un viaggio siano proprio le cose inaspettate. Se state cercando un modo per raggiungere un luogo e cercate compagni di viaggio, affidatevi al sito Gumtree, che qui in Australia (forse anche più che in UK) è considerata la bibbia per queste ed altre cose (lavoro, casa, ecc.). Ma un’altra cosa che si rivelerà utile è il passaparola o semplicemente il parlarne. Quando stavo organizzando il mio spostamento da Cairns a Darwin non ho trovato nessuno che facesse quel percorso in quel periodo, o almeno nessuno mi ha risposto e quindi sono stata costretta a prendere un volo interno perché il bus costava il doppio! Una volta arrivata a Cairns tra le tante persone conosciute ho scoperto che un ragazzo stava cercando un modo economico per raggiungere Darwin! L’esperienza un pizzico di fortuna in questi casi fanno la loro parte, essendo il mio primo viaggio da sola fuori dall’Europa in un Paese così grande e dovendo rispettare delle tempistiche perché mi ero prefissata dei luoghi assolutamente da vedere, mi sono sentita più tranquilla nel prenotare prima i grandi spostamenti, ma con il senno del poi, a parte il Ghan (esperienza a cui tenevo particolarmente) sarebbe stato molto meglio affidarsi al caso, così come ho fatto per i brevi spostamenti e le gite varie (post “Queensland e Northern Territory”).

  • Se volete prendere il Ghan da Darwin prestate attenzione e non perdete la pazienza. A Darwin non c’è una stazione ferroviaria, e quindi per raggiungerla la compagnia ferroviaria predispone una navetta, gratuita per chi dispone di biglietto Gold, a pagamento per chi invece ha acquistato un biglietto “Economy”. Sembra strano in un Paese come l’Australia ma non vi sapranno dare molte indicazioni circa la a fermata in cui dovrete aspettare la navetta per raggiungere la stazione. Ci ho messo un po’ di tempo a scoprirlo perché la receptionist dell’ostello non era stata molto precisa e chiedendo ad alcune persone, anche ad alcuni operatori turistici, non sembravano così sicuri. Ma com’è possibile? Stiamo parlando del famoso Ghan, non di un treno qualsiasi! Alla fine ho capito finalmente dove dovevo aspettare perchè ho intravisto un cartello neanche troppo visibile, attaccato ad un palo! Ho scoperto inoltre che ognuno dei passeggeri che a poco a poco hanno iniziato a venire, avevano orari diversi circa la partenza della navetta per la stazione, che comunque è arrivata in ritardo, quindi ho atteso più di un’ora dall’ora che mi ero stata comunicata…

  • RISPETTATE LA TERRA DEGLI ABORIGENI. RISPETTATE LA NATURA. Se state organizzando un viaggio in Australia, non potete non inserire nel vostro itinerario la visita al monolite più famoso al mondo, è vero, vi serviranno più giorni e più soldi, ma ne varrà la pena non solo per Uluru ma per poter toccare con mano il vero outback australiano, il never end. Non dormite in hotel ad Ayers Rock con tanto di piscina, sia per ragioni ecologiche, etiche che per la cultura stessa del viaggio. Niente sarà paragonabile ad un viaggio on the road nel cuore rosso di questo continente, raccogliendo legna per il fuoco della notte, e passando la notte sotto il cielo stellato nel proprio sacco a pelo. Vale la pena fare un viaggio decisamente spartano che però vi permetterà di vivere un’esperienza più autentica. Visitate il museo degli aborigeni all’ingresso del parco e affidatevi se potete ad una guida aborigena, nessuno meglio di loro potranno raccontarvi l’essenza di questi luoghi. Non scalate Uluru, ricordatevi che è vietato, è un luogo sacro per gli aborigeni, e dovete rispettare la loro terra ed il loro ambiente. In merito a quest’aspetto trovo sia assurdo dopo tutto quello che il popolo aborigeno ha subito, che non si puniscano i turisti che violano la sacralità di questo luogo, non rispettano un divieto e spesso causano un forte impatto ambientale. E’ increscioso che per non recare danni al turismo si permetta questo ed è paradossale in un Paese attento alle leggi come l’Australia.

    E’ proprio vero che tutto il mondo è paese ed ancora una volta si antepongono gli interessi economici ed il turismo al rispetto di una terra sacra, di un popolo che ha già sofferto tanto e di un ambiente da tutelare.

  • RISPETTATE GLI ANIMALI. Nel mio bel tour nel Red Centre purtroppo la guida ci ha portato a visitare la classica attrazione per i turisti. Una sorta di piccolo zoo dove vedere e cavalcare cammelli, emu, dingo e lama, tutto rigorosamente in recinti decisamente troppo piccoli e con catene. Mi sono rifiutata di prendere parte a questa gita rimanendo accanto al pulmino, ma è stato davvero spiacevole osservare quegli animali selvatici in quelle condizioni di vita. Questo è decisamente il motivo per il quale non mi piace il turismo di massa, questo è uno dei tanti aspetti negativi che purtroppo il turismo ha fatto nascere. Ma in questo caso i colpevoli non sono solo gli operatori che lo propongono, quanto i turisti che accettano queste proposte al solo scopo di scattare una foto o provare qualcosa di nuovo. Inoltre in questo posto, non lontano da Alice Springs e quindi completamente desertico e arido, c’erano delle aiuole con sistemi di innaffiamento automatico nel pieno del pomeriggio. L’Australia ha un grosso problema con l’acqua perché ne dispone poca e non dispone di questo bene prezioso in modo efficiente. Non c’è una politica corretta e sostenibile di questa risorsa.
  • NOLEGGIO AUTO. Prestate attenzione quando noleggiate una macchina! E fidatevi del vostro istinto. Mi è capitato due volte di noleggiare una macchina, una volta nel Queensland, a Cairns mentre la seconda a Melbourne. L’agenzia noleggio di Cairns è stata professionale e non abbiamo avuto alcun tipo di problema a guidare per ore sulla Captain Cook Highway. Il noleggio a Melbourne invece è stata una vera e propria truffa. Abbiamo deciso di affidarci ad un’agenzia pubblicizzata in un ostello e che quindi ci sembrava affidabile. Al momento del pagamento non ci hanno chiesto nessuna carta di credito come sicurezza, ma solo la mia patente e quindi abbiamo pagato in contanti. A differenza dell’altra agenzia che aveva un foglio che riportava i danni che la macchina aveva già per non imputarli a noi, quest’agenzia ci ha detto che la macchina (con diverse ammaccature) era assicurata e quindi non c’era nessun problema. Ora premetto che non ho molta esperienza di noleggio auto perché questi segnali sarebbero dovuto essere sufficienti non solo per insospettirmi ma piuttosto per decidere di andarcene. E così a 30 km dai Twelwe Apostles, due cerchioni della macchina con annesse ruote si sono rotte e ci siamo resi conto che la macchina non era registrata presso la compagnia di assicurazione. Il carro attrezzi chiamato dall’agenzia invece di portare una ruota di scorta ha fatto finta di non aver capito il problema e così ci ha intimato di aspettarlo lì per il tempo necessario a ritornare indietro. Sospettando il peggio abbiamo deciso di dormire in un motel e di trovare da soli un modo per far riparare l’auto con l’aiuto dei proprietari del motel, i nostri salvatori. Pensate che il carro attrezzi è venuto a cercarci fino al motel e voleva che lo seguissimo alla rimessa e che pagassimo più di 2000$!

 

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