Viaggio in Australia: Red Centre

img_9046Ma il mio viaggio nel Northern Territory non è terminato con il meraviglioso Kakadu ma è proseguito verso Alice Springs con lo storico treno Ghan. Ad eccezione di una bella fermata a Catherine Gorge dove i passeggeri possono decidere di fare un tour di qualche ora o restare in treno, non ci sono altre fermate, solo deserto, terra rossa, e l’outback australiano sempre più estremo.

Il paesaggio sembrava quasi non cambiare, ma l’occhio attento non farà fatica notare il colore cangiante della terra, e la vegetazione che cambia sia di densità che di colore.

Alice Springs nonostante la sua fama e i turisti che passano di qui, è una piccola cittadina di provincia con le sue strade deserte già verso le 8/9pm!

Tutti vengono qui per un’unica ragione: il viaggio verso il mitico ed iconico Uluru e quindi considerata da più solo come un luogo di passaggio. Nonostante ci siano dei luoghi di interesse nella zona non bisogna dimenticare le dimensioni di questo Paese ed il fatto che un viaggiatore a meno che non intenda fermarsi nel Paese e girarlo per molti mesi vorrà dare la priorità ad altri luoghi.

Come molti altri viaggiatori/turisti anch’io mi trovavo lì per vedere Uluru o Ayers Rock. Per la precisione il tour che ho prenotato tramite l’YHA Australia, il famoso Rock Tour, comprende 1 notte in ostello prima della partenza, 2 notti in campeggio ed un’altra notte ad Alice Springs, questo perché i km da fare sono davvero tanti, quando ho iniziato ad organizzare il viaggio in OZ non immaginavo fosse così lontano da Alice Springs invece ne dista quasi 500! 500 km di vero bush australiano, il vero outback!

Ma prima di parlare del tour, quello che mi ha stupito parlando con amici in Italia ma anche con altri immigrati a Sydney è che in pochi sapessero cosa fosse Uluru o Ayers Rock.. Ho quasi la sensazione, la brutta sensazione che ormai sia così di moda andare in Australia o dire di volerci andare che chi sogna di andarci o peggio ancora chi ci si trova già, in realtà non sappia nemmeno esattamente quali bellezze racchiuda quel Paese!

Capirei più se una persona mi dicesse che non è interessato a visitare il più grande monolite al mondo in una terra antichissima abitata da aborigeni, piuttosto che sentirmi chiedere: Uluru cosa? Ayers…?

Comunque tornando a noi, Uluru per i viaggiatori è una meta molto ambita e per alcuni molto difficile da raggiungere, questo perché si trova al centro esatto dell’Australia e quindi molte persone che non hanno molto tempo per visitare un Paese e non hanno un grosso budget devo rinunciarci..

Nel mio viaggio in terra australiana, non potevo di certo perdermelo, e quindi ho deciso sin da subito di inserirlo nel mio itinerario!

Il viaggio verso il Red Centre può risultare un po’ lungo, come gran parte dei viaggi in Australia lontano dalla costa, vi ritroverete per 4-5 ore di viaggio ad osservare un paesaggio che risulterà quasi immutato, terra rossa, vegetazione qui è là, steppa giallognola ed un cielo meraviglioso.. vi capiterà di vedere carcasse di animali morti, come il cavallo morto al bordo della strada con degli uccelli sopra! Il deserto australiano è un’ambiente austero che può rivelarsi anche crudele, perché la natura a volte è spietata.

Prima di dirigerci a visitare il monolite più famoso al mondo il nostro tour prevede una tappa a King’s Canyon, un Canyon dove si può camminare in sentieri davvero interessanti e a Kata Tjuta, un luogo caratterizzato da rocce dalle forme singolari e molto suggestive. Il mio consiglio è quello di non perdervi questi luoghi perché ne vale la pena essendo non molto lontani tra di loro e da Uluru, anzi, dal sito di Kata Tjuta è possibile osservarlo da lontano.

Quello che più mi è piaciuto di Uluru è stato vederlo al tramonto e all’alba sebbene ci fossero molte altre persone. E’ incredibile come il colore della roccia e del paesaggio circostante cambi a seconda dell’ora e della luce del sole.

Ma un altro aspetto riguarda anche la visita attorno al monolite, se infatti da lontano Uluru sembra avere una forma abbastanza lineare ed una “struttura” liscia, di fatto basta avvicinarsi per capire quanto in realtà dietro l’immagine iconica della roccia, si nasconda una realtà fatta di caverne, di di rocce dove a volte scivola dell’acqua, e l’inaspettata vegetazione che ci si trova davanti ricorda quell’oasi poiché al di fuori di essa, c’è solo l’arido ed aspro outback australiano..

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