Perché aprire questo museo? Il “labile” confine tra l’arte e ciò che arte non è.

20150419_114838E’ un pensiero che mi era già venuto in mente tempo fa nel vedere opere d’arte che secondo me arte non erano. Qui si potrebbe aprire un grosso capitolo, e qualcuno potrebbe dire che l’arte è arte quando piace e che non sempre è facilmente comprensibile, che bisogna prima studiare ed analizzare il periodo storico ed il contesto in cui l’opera è stata creata, ecc. E questo è vero e l’ho imparato quando mi sono preparata al mio esame di arte contemporanea all’università. Ho imparato che alcuni quadri astratti o strani nascono da idee precise e profonde e che eseguite in quel preciso momento storico erano senz’altro rivoluzionarie. Ma penso che a volte i musei rappresentino delle confezioni di un prodotto, rendendo così un’opera di poco o nessun valore un prodotto artistico.

Ieri sono andata con una mia ex collega italiana a vedere il Contemporary Art Museum vicino a Circular Quay a Sydney e come per altri musei, l’ingresso per vedere la collezione permanente è stato gratuito. Per fortuna. Non avrei digerito l’idea di aver pagato per niente. Sì, proprio così, niente.
Già pochi istanti dopo l’ingresso io ero già perplessa sugli spazi vuoti e sulla quasi assenza di opere d’arte. Il museo ha tre livelli: al primo piano ci sono delle foto in bianco e nero degli aborigeni non lontano da una riproduzione 3D di Spiderman (Ora ditemi voi cosa c’entrano gli aborigeni con spiderman, boh), due stanze medio grandi, una con un solo dipinto, l’altra con nessun opera al suo interno, solo dei muri illuminati ed altri in ombra, forse era un’opera d’arte basata sul concetto di luci ed ombre, mah. La cosa più assurda è stata ascoltare e vedere i volti della guida e del gruppo di persone che la ascoltava come se stesse parlando di un quadro di Raffaello o di Dalì! Negli altri piani c’erano dei quadri di arte fantasy e astratta, alcuni carini ed interessanti ma altri che sembravano fossero stati creati da bambini, e tra le tante inutili cose, delle opere aborigene primitive. Ora cose c’entrano i quadri fantasy con l’arte aborigena?

Sembra quasi che parlando di arte tutto sia lecito, ma non penso sia giusto nei confronti dei veri artisti di cui è pieno il mondo. Sembra che basti che un’opera, una crosta, una composizione assurda di oggetti e a volte di animali, entri in un museo per essere definita arte.
Penso invece che se non si ha nulla da dire, allora è meglio lasciare questi enormi spazi per qualcos’altro come ad esempio un museo di arte aborigena oppure uno spazio aperto ai giovani artisti o street artist aperto al pubblico.
Che senso ha aprire un museo del genere? Capisco che l’Australia dal punto di vista artistico abbia ben poco da dire, ma perché non aprire un museo dedicato per esempio al surf e/o ai guardia spiaggia? Penso sarebbe estremamente più interessante.

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