La cucina giapponese in pillole

12094869_10207464358187909_1212150213003999333_oLa cucina giapponese è una cucina molto varia ma spesso soprattutto in Occidente o per i meno esperti, quando si pensa a questa cucina vengono in mente soprattutto il sushi in tutte le sue forme, ed il Sushimi. Ma non appena arriverete in terra nipponica vi accorgerete di quanto sia varia anche se di fatto è una cucina a base soprattutto di pesce e quasi per nulla carne (se non pollo quasi come in tutte i Paesi asiatici).

La cucina giapponese è una cucina molto sana e povera di grassi e proprio per la loro alimentazione i giapponesi sono uno dei popoli più longevi al mondo. In alcune scuole occidentali si vorrebbe iniziare ad un introdurre la cucina giapponese per far fronte a problemi alimentari di sovrappeso e/o obesità di ormai da molti anni ci sono in Occidente.

A quanto pare però la globalizzazione sta intaccando questa cultura culinaria millenaria perchè la cucina giapponese è una cucina difficile da preparare e le madri moderne non hanno più la pazienza della madri di una volta a cucinare certi tipi di piatti per i loro figli, e poi sotto l’influenza delle culture occidentali, alcune abitudini alimentari dei giapponesi stanno cambiando, un esempio è dato dal latte che è entrato a far parte dell’alimentazione dei giovani nipponici.

Tra i tanti cibi provati nei ristoranti, nei Convenience Store o a casa (verdure varie, alghe, pese vario, ecc..) di cui spesso non ricordo o non ho mai conosciuto il nome troviamo:

  • Edamame, è il primo piatto giapponese conosciuto nel ristorante giapponese di Sydney dove lavorava il mio ragazzo. E’ un piatto a base di fagioli di soia lessati o cotti al vapore senza essere estratti dal baccello ed serviti raffreddati o tiepidi. Il sistema più comune è di raffreddarli, cospargerli di sale e un po’ di paprika, prenderne uno con entrambe le mani, portare il lato concavo sulle labbra e schiacciare il baccello facendo entrare in bocca il fagiolo. I fagioli estratti dal baccello vengono mangiati mentre il baccello viene scartato. In Giappone in genere vengono consumati come spuntino ed accompagnati con una birra. E’ un alimento ricco di proprietà benefiche e poco calorico.

  • Takoyaki, polpettine con all’interno un pezzettino di polpo

  • Onigiri: triangolini di riso, più precisamente polpette di riso bianco con un cuore di salmone tonno, o altro pesce con l’aggiunta di vari condimenti possibili il sesamo, ecc.Di solito l’Onigiri ha una forma triangolare, con una striscia di alga su un lato per poter essere afferrato comodamente: si tratta, infatti, di un cibo destinato spesso al consumo strada. Si potrebbe considerare il simbolo della cucina giapponese ed esistono negozi specializzati che vendono solo Onigiri fatti a mano nelle diverse varianti. Anche nei cartoni animati spesso i protagonisti li mangiano in pausa pranzo o per merenda.

  • Okonomiyaki, classico della cucina giapponese, è una sorta di frittella agrodolce fatta di verza, farina, acqua e uova al quale possono essere aggiunti carne, pesce o verdure. L’okonomiyaki viene poi cosparso di striscioline di tonno essiccato e affumicato.

  • Gyoza, sono la versione giapponese dei ravioli cinesi, possono essere di carne, di pesce o di verdure (questi ultimi difficili da trovare in commercio). Sono molto facili da fare a casa soprattutto se comprate la pasta fresca confezionata pronta per la farcitura. Si possono bollire o friggere e si intingono nella salsa di soia.

  • Udon, sono una varietà di noodles preparati con farina integrale di grano; serviti solitamente come zuppa di noodle in brodo caldo, possono essere cucinati in diverse maniere, utilizzando diversi tipi di brodo ed accompagnandoli con diversi tipi di contorni aggiunti alla zuppa, il più gustoso a mio parere è l’Udon con tempura.

  • Yakisoba, un piatto a base di spaghetti di grano saraceno saltati in padella, è una delle più famose preparazioni della tradizione culinaria nipponica.

  • Ramen, è un piatto tipico della cucina giapponese ma anche cinese a base di tagliatelle di frumento servite con brodo di carne e/o pesce, spesso insaporito con salsa di soia o Miso. Esiste una grande varietà di Ramen in Giappone.

  • Kaiseki, comprende vari piatti di solito molto piccoli ma curati nei minimi dettagli

  • Monja Yaki, è simile all’okonomiyaki ma senza l’uovo e quindi è un composto molto liquido e difficile da cucinare. Ci sono ristoranti dove il cliente sceglie gli ingredienti ed una volt ricevuto l’impasto provvede a cucinarlo autonomante al proprio tavolo che ha al centro una piastra molto calda.

  • Kaisen-don, piatto di riso caldo coperto con pesce fresco crudo.

Tra le scoperte culinarie fatte sulla cucina Giappone ed asiatiche iniziate già in Australia, c’è l’olio di sesamo, condimento meraviglioso per condire verdure saltate come ad esempio il cavolo cinese, mangiato spesso saltato, molto gustoso!

Per quanto riguarda i dolci qui di seguito i dolci che ho provato, che sono comunque una piccola parte di quelli esistenti: 

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  • Taiyaki, tortino in pasta di fagioli avvolto da una copertura fritta e a forma di pesce. Il ripieno più comune è la pasta ai fagioli

  • Dorayaki

  • Green Tea Macha Ice-Cream

  • Anmistu, cubetti di gelatina alla frutta serviti in una ciotola con pasta dolce di fagioli Azuki e con diverse varianti

  • Daifuku, sono dolci di riso pressato farciti con pasta di agioli Azuki, o pezzi di frutta o miscele di frutta.

  • Mochi, tortino a base di riso pestato e plasmato nella forma desiderata

  • Wasabi Ice-Cream

In Giappone mi è anche capitato di provare dolci all’occidentale, i giapponesi amano molto la pasticceria francese e sono molto bravi nel creare dolci. Ad Osaka ho mangiato una buonissima crèpe che in quell’occasione era cucinata da personale francese ma per le strade di Tokyo ad esempio ho provato il bignè più buono che abbia mai mangiato con una crema Chantilly meravigliosa della catena Beardpapa!

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