E il Dalai Lama?

Quando ho deciso che avrei trascorso un po’ di tempo da queste parti ero consapevole che non sarei riuscita a vedere il Dalai Lama, e soprattutto non avrei potuto assistere ad uno dei suoi discorsi o delle sue meditazioni guidate.

Ma mentre ero a Rishikesh mentre ero ad uno dei Satsang di Prem Baba, venni a sapere che il Dalai Lama avrebbe inaugurato il Festival dello Yoga, uno degli eventi più importanti ed attesi di Rishikesh, essendo considerata quest’ultima patria internazionale di questa pratica così antica.

In quel momento, decisi che quello era un segno, segno che avrei dovuto lasciare l’India qualche giorno più tardi. In quei giorni infatti stavo cercando di capire quando ma soprattutto come lasciare Rishikesh ed attraversare il confine con il Nepal.

Avevo deciso di muovermi con dei giorni di anticipo qualora ci fossero stati degli imprevisti durante gli spostamenti poichè volevo evitare a tutti i costi problemi con le autorità.

E così, ho deciso di restare in città qualche giorno in più, tempo di vedere il Dalai Lama, in fondo, non potevo perdere un’occasione dele genere.

Per due giorni, io ed alcune persone ci siamo svegliati la mattina prima dell’alba e nel pieno buio della notte ci siamo diretti a piedi verso il Parmarth Niketan il più famoso ashram di tutta Rishikesh che ospita ogni anno le edizioni del Festival.

Era magica l’atmosfera che si respirava camminando sul ponte solitamente pieno ma desolato a quell’ora, di notte, con ancora la luna ad illuminare il fiume, e sentire i suoni dei rituali religiosi. Ci sentivamo profondamente grati per tutte quelle emozioni, ma lo eravamo ancora di più perchè eravamo convinti di vedere il massimo esponente al mondo della religione buddista.

Infatti, purtroppo, una volta in fila, abbiamo ricevuto la brutta notizia, il Dalai Lama, non si sentiva bene, notizia che abbiamo ricevuto anche l’indomani quando abbiamo ritentato e sperato di incontrarlo.

Si vede che quest’incontro, non era proprio scritto nel mio destino, almeno non in quel momento. Voglio credere, che sia stato uno scherzetto del fato per farmi ritornare nuovamente da quelle parti.
Perchè sono ormai convinta che per ogni cosa, ogni evento, ogni incontro cha facciamo ci sia sempre una ragione.