CINA – 5 aspetti che rendono questo viaggio impegnativo

China
Streets of Dali, Yunnan Province

Quando le persone mi chiedono com’è stato viaggiare in Cina, rispondo loro che è stato un viaggio stancante e che mi ha messo a dura prova. Forse ci si aspetta sempre che si dica quanto un Paese ci sia piaciuto o meno, quanto la cultura di quel luogo ci abbia colpito positivamente.

Essendo viaggiatrice da ormai diverso tempo sono consapevole che ogni luogo visitato suscita in noi sensazioni diverse, che possono variare a seconda del nostro stato d’animo, di una fase particolare della nostra vita, oppure delle persone che incontriamo sul nostro cammino, delle condizioni climatiche trovate, una serie di variabili che condizioneranno inevitabilmente quel viaggio.

QUALI SONO I FATTORI CHE HANNO RESO DIFFICILE E NON SEMPRE APPREZZABILE IL MIO VIAGGIO IN TERRA CINESE?

1- IL SENSO DI ISOLAMENTO

Mai come durante il mese trascorso in Cina mi sono sentita sola, sola in mezzo a milioni di persone. Spesso, quando ero in stazione e nei treni, ero l’unica straniera circondata da milioni di cinesi, che ovviamente non potevano comunicare con me. In genere, essere l’unica straniera in mezzo a tanta gente del luogo è a me ricercato, perché credo un viaggio più autentico sia quello nel quale ci si mischi con la popolazione locale. Il diverso l’ho sempre cercato, ma allo stesso tempo, mi piace incontrare lungo il percorso alcuni stranieri con cui condividere storie e difficoltà, invece, durante il mio viaggio in Cina, tutte le volte che mi sono ritrovata in stazioni grandi come aeroporti, senza sapere dove andare, tutte le volte che ho percorso ore e ore nei treni nella classe economica, non ho mai incontrato nessuno. Il senso di isolamento

2 – GLI ASPETTI CULTURALI DEL POPOLO CINESE

Ho incontrato tante persone che mi hanno aiutato e sono state gentili con me, nonostante non potessimo comunicare, però al di là della curiosità, in genere, non i cinesi non cercheranno mai di approcciarsi allo straniero, nè cercheranno  un contatto e difficilmente dimostreranno empatia. Altri aspetti culturali rendono inoltre il tutto più difficile ed a volte estenuante, considerando la mole di persone di cui in genere sarete circondati. I cinesi infatti sono abituati a viaggiare in gruppo, in grandi gruppi. Soprattutto se state visitando gli highlights del Paese, preparatevi ad essere circondati da centinaia e centinaia di persone. Il 98% del turismo cinese, è costituito dai cinesi stessi. Grandi bus che si muovono da una parte all’altra del Paese e che vedrete parcheggiati all’esterno dei siti. I turisti cinesi non passano inosservati, diciamo che è difficile non notarli, sono piuttosto chiassosi e mangiano continuamente, e fanno tantissime foto, sono inoltre scaltri e spesso quando sarete in fila cercheranno di superarvi come se voi non esistesse. Avete quindi un’unica soluzione: avere molta pazienza e farvi furbi!

3 – BARRIERA LINGUISTICA

Il viaggio in Cina non è stato il primo in un Paese di cui non conoscevo assolutamente la lingua. E’ difficile, ma fattibile e ritengo che nonostante la barriere linguistica possa rendere più difficile un’interazione con la popolazione locale, la curiosità ed il giusto approccio possano aiutare ad diminuire questo gap. Icinesi però non sono molto curiosi, o almeno non abbastanza da approcciarsi al viaggiatore. Data il numero minimo di viaggiatori in certi treni a lunga percorrenza probabilmente il viaggiatore rappresenta solo qualcosadi cui parlare con gli amici e parenti. Questo probabilmente è dovuto anche alla consapevolezza che non conoscendo loro la lingua inglese ed io la lingua cinese una comunicazione sarebbe stata molto difficile e questo lo si percepisce anche quando ci si rapporta con il personale delle accomodations e delle stazioni dei treni. Per fortuna, i in diverse occasioni mi è capitato di incontrare dei giovani che sapevano parlare inglese o volevano impararlo meglio, e sono stati degli incontri interessantissimi perché da entrambe le parti abbiamo avuto modo di farci molte domande a vicenda, io per conoscere meglio il Paese in cui mi trovavo e capirne meglio alcuni aspetti (la dittatura e la libertà limitata nel web e nelle informazioni ad esempio), loro per capire meglio il mondo e la cultura da dove provengo.

4 – CUCINA

Essendo vegetariana, la ricerca del cibo costituiva per me una caccia, una ricerca, a volte facile, a volte estenuante, a qualcosa di vegetariano. Nonostante mi fossi preparata con frasi tipo “sono vegetariana”, “non mangio carne, non mangio pesce”, “mangio solo verdure”, è stata dura farsi capire, ed a volte, soprattutto all’inizio il mio pasto principale si riduceva a riso, con delle erbette, che a malapena si vedevano, tutto qui. Ma è bastato essere pazienti e non smettere di essere curiosi per rendersi conto che la cucina cinese al contrario di quello che si possa pensare, oltre ad essere una delle più antiche al mondo, è molto varia, e soprattutto cambia a secondo delle province. In diverse occasioni, ho avuto modo, di assaggiare  e gustare cibi diversi, e per questo farlo con li street food markets o andando alla ricerca delle specialità locali è il miglior approccio.

5 – SPOSTAMENTI E LUNGHE DISTANZE

Viaggiare in Cina, significa dover fare in conti con un insieme di procedure che se non conosciute possono un po’ destabilizzare. Qualsiasi sia il mezzo che prenderete, metro o treno, dovrete passare dal controllo bagagli, quando entrerete in una stazione per la prima volta, non avrete la più pallida idea, di dove andare, di cosa fare, ci metterete un po’ di tempo per orientarvi nelle immense stazioni o più in generale con il sistema di regole vigenti. Viaggiare in Cina significa viaggiare in uno dei Paesi più grandi al mondo e questo è un aspetto che è bene ricordare e che probabilmente ho sottovalutato anch’io. Diciamo che nonostante la mia modalità di viaggio, ho deciso di visitare diversi luoghi, presenti in diverse province. Questo perché il costo del visto non è basso, e quindi volevo approfittarne il più possibile per vedere i luoghi che più mi interessavano, ad una sola condizione, non prendere nessun aereo perché piuttosto avrei preferito togliere qualche luogo dal mio itinerario. Se siete dei viaggiatori low cost come la sottoscritta e decidete di viaggiare nella classe economica, allora preparatevi a lunghi ed interminabili viaggi su sedili rigidi e ovviamente poco confortevoli. Preparatevi a vedere cinesi accanto a voi mangiare continuamente, carne o noodle istantanei, ma questo è il bello dei viaggi low cost, fare quello che le persone comuni fanno in quel Paese. 

È stato il viaggio più faticoso, difficile, persino faticoso, per la barriera linguistica, per i viaggi a lunga distanza, per le enormi stazioni come aeroporti, per tutte le regole da seguire, per una cultura così diversa e talvolta così impegnativa da affrontare, ma alla fine sono sopravvissuta, anche grazie al popolo cinese che nonostante l’impossibilità di parlare con me mi hanno aiutato in diverse occasioni… Superare tante difficoltà ed essere in grado di imparare ti rende ancora più forte e consapevole delle proprie risorse. 

Voi vi starete chiedendo: ma chi te l’ha fatto fare? La voglia di esplorare, di conoscere nuovi luoghi e culture, quella è per me la spinta sufficiente a farmi desiderare, bramare di partire. Quella fantastica sensazione di mettersi lo zaino sulle spalle, un biglietto di sola andata e via, pronta all’avventura, inebriata di un senso di libertà indescrivibile! Se volete sapere quali sono le ragioni per andarci leggete il prossimo post “Cina – Le ragioni per andarci”!