Cambogia – Non solo Angkor Wat

Quando si pensa alla Cambogia il pensiero corre subito ad uno dei siti archeologici più famosi al mondo, Angkor What.

Ma in questo Paese del Sud Est Asiatico, c’è molto altro da scoprire a partire ad esempio dalla città Phnom Penh. Di piccole dimensioni rispetto ad altre città asiatiche al confronto si può definire una cittadina, costituisce un ottimo punto d’inizio per esplorazione di questo Paese, di fatto povero e rurale, da un passato tragico come quello del vicino Vietnam. Se infatti nel vicino Vietnam ciò che più mi ha commosso è stata la visita del museo della guerra di Ho Chi Min, qui nella vicina Cambogia si può fare un tuffo nel passato, nel Museo del Genocidio di Tuol Sleng, testimonianza del genocidio cambogiano ed inserito dall’Unesco nell’Elenco delle memorie del mondo.

La visita di questo museo a pochi giorni dall’altro museo mi hanno colpito così tanto che alla fine ho deciso di non visitare anche i famosi killing fields, perchè sarebbe stato troppo, troppa angoscia e tristezza. Ma soprattutto la paura insieme alla consapevolezza che l’uomo non ha imparato nulla dalla storia, dai propri errori. Dentro di me, per tutto il tempo, ha continuato ad insinuarsi questa domanda: Come può l’essere umano essere caduto così in basso e così tante volte? Per quanto la visita di questi musei sia stata difficile, sono stata felice di averli visitati, perchè sono stati meglio di un corso di storia. Anzi, trovo incredibile, che di questi episodi, di questi pezzi importanti di storia non si sappia poi molto. La visita di questi tipi di musei mi ha insegnato ad apprezzare la storia, materia che purtroppo non mi è mai piaciuta molto perchè memorizzare le date e gli eventi non sono mai stati il mio forte. Trovo invece che il modo migliore di insegnare la storia sia quello di far conoscere le persone coinvolte in quegli eventi, le testimonianza insomma di quegli eventi, di quel periodo. Ma sono diverse le cose che si possono fare in questa cittadina, come camminare sul lungo mare, o visitare i vari palazzi reali. Inoltre, non è difficile trovare ristorantini frequentati dai locali, dove assaporare noodle speciali della zona, prendersi un drink a prezzi molto bassi oppure assaporare frutta esotica, come le piccole ma gustosissime ananas da asporto intagliate al momento dalle donne cambogiane.

Un luogo ancora poco frequentato è Battabang che di fatto non ha poi molto da offrire nelle sue zone centrali, quanto invece risulta interessante fare un tour nelle sue zone rurali, per un’esperienza autentica a contatto con i locali e dove si potranno visitare alcuni tra i templi più belli del Paese. Consiglio comunque di informarsi bene prima di uscire dalle zone più turistiche e di avventurarvi nelle zone rurali, poichè sono ancora molte le zone con mine antiuomo attive. La nostra stessa guida mentre ci stavamo dirigendo in una certa direzione, ha ammesso che era meglio non proseguire oltre perchè non sapeva se sarebbe stato sicuro. Da Battabang si può raggiungere in diversi modi Siem Riep, senza dubbio l’highlight di tutto il viaggio. Se amate come me la lentezza e le esperienze poco turistiche, potrete prendere una barca lenta che in 5/6 ore, vi porterà plagidamente a destinazione.

Siem Riep è una cittadina molto graziosa, seppur a misura del tursita occidentale, con buon cibo da strada, dove si possono fare ottimi acquisti e dove ci sono templi molto belli. E’ l’ideale se si vogliono trascorrere delle giornate tranquille e spensierate ed è bene restarci per diversi giorni. Nel frattempo ovviamente, avrete il tempo di visitare Angkor Wat, in fondo si è qui anche e soprattutto per questo, no? Cosa dire di Angkor Wat? Tante cose sono state già dette, è uno dei luoghi più frequentati al mondo, per fortuna molto meno rispetto ad altri.

Questo complesso archeologico, così antico, che richiama ad epoche lontane, a film di avventura, completamente immerso nella vegetazione tropicale, è a dir poco stupefacente.

A secondo del tempo di cui avete a disposizione potete acquistare il biglietto per 1, 3 o più giorni. Consiglio assolutamente di acquistare il biglietto minimo di 3 gg. Perchè sono molti i templi da visitare attraverso due tipologie ci circuiti (quello piccolo e quello grande) ma soprattutto si tratta di una superficie molto grande dove potrete fermarvi e rilassarvi in un luogo unico al mondo.

Il modo migliore di visitare Angkor Wat è tramite bicicletta o scooter. Noi abbiamo scelto la bicicletta è ed è stato perfetto nonostante diverse persone hanno cercato di scoraggiarci per le distanze ed il caldo. Con la bicicletta soprattutto nel circuito grande, frequentato da un numero di persone minore, sarà facile ritrovarsi da soli, nel silenzio e quiete della natura circostante.