Auroville – Impressioni su questa famosa città sperimentale

Ho saputo dell’esistenza di Auroville durante il periodo dell’università, se non ricordo male mentre preparavo un esame di antropologia culturale, o forse di urbanistica. Quindi la curiosità verso questo luogo è stato uno dei motivi per il quale ho deciso di viaggiare in questa parte di India.

CHE COS’E’ AUROVILLE?

Auroville è considerata una città sperimentale, un esempio come ne esistono molti altri nel mondo, di società o meglio comunità alternative, e lontane dal sistema socio-economico predominante.

Questa città avuto origine nel 1968 in seguito alla visione di Sri Aurobindo e Mirra Alfassa meglio conosciuta come “La mère” (“la madre”) ed è stata disegnata dall’architetto Roger Anger, al solo scopo di creare una città universale dove uomini e donne di ogni nazione, e di ogni credo politico e religioso potessero vivere in pace ed in armonia. (Per maggiori informazioni cliccare qui)

Lo scopo di Auroville è quello di creare l’unità umana basata sull’amore sulla natura. In questa città non esiste la proprietà privata, non circolano soldi, e tutti gli abitanti possiedono una Auroville Card con il quale gestire i “pagamenti”. La città si vanta di essere una eco-città dove la salvaguardia dell’ambiente e delle risorse naturali è una priorità.

I miei giorni ad Auroville sono coincisi con il Festival di Pongal (leggi post “Curiosità e fatti sul Tamil Nadu”) e quindi erano diversi gli eventi previsti all’interno ed all’esterno della comunità.

Piccola precisazione, non pensiate che ci siano dei cancelli di ingresso e di uscita, l’area di Auroville è enorme, e si tratta di un luogo immerso o comunque circondato dalla foresta secca tipica della zona. Quindi anche se state alloggiando all’interno di una delle strutture censite dalla comunità, potrete partecipare o far parte della vita di Auroville .

CHE COSA FA UN VISITATORE AD AUROVILLE?

Dipende da cosa si sta cercando… Io come molti altri giovani backpackers ero alla ricerca di risposte, per farmi un’idea del luogo, capire come funziona, come si entra a fare parte della comunità diventando Aurovilliano, insomma tutte informazioni utili in caso una persona dovesse decidere di trasferirsi da queste parti, come molti fanno. In realtà però una volta arrivati ad Auroville, non si sa bene cosa fare, il centro informativo, è un luogo dove sono esposte le foto e la storia del luogo, dove vengono trasmessi dei video (dal tono un po’ da setta), ma non c’è una persona che si occupa dell’orientamento.

Nel frattempo potete fare un giro all’interno della comunità e parlare con le persone che ci vivono, partecipare ai festival nel bosco, prendervi una torta vegana in uno dei localini sparsi oppure fare acquisti da hippies. Una delle attività più interessanti ed utili che ho vissuto durante i giorni trascorsi ad Auroville è stata visitare il progetto di riforestazione nella foresta di Sadhana. Avrei voluto unirmi alla comunità di volontari che da tutto il mondo decidono di investire il proprio tempo per questa causa, ma purtroppo se prima era possibile fare il volontariato anche per brevi periodi, ora la disponibilità minima è di 2 mesi, questo per questioni legate al visto.

Un’altra esperienza particolare che nessuno dovrebbe perdersi è la visita al Matrimandir, per il quale bisogna mettersi in lista d’attesa per diversi giorni. Il Matrimandir è un edificio dal significato spirituale per i praticanti di yoga integrale, nel centro di Auroville stabilito dai fondatori. E’ l’anima della città ed è situata in un grande spazio aperto chiamato Pace. Non appartiene a nessuna religione.

La visita guidata rigorosamente senza cellulari o videocamere, è a cura di uno degli abitanti di Auroville e durante la visita sarà possibile meditare dentro la “camera interna”, uno dei luoghi più importanti e sacri per la città.

Solo gli Aurovilliani possono recarsi al Matrimandir senza alcun permesso, poiché questo luogo è stato creato con l’idea che fosse un luogo di meditazione per gli abitanti.

CHE COSA PENSO DI AUROVILLE?

Quando si parla di Auroville in molti si chiedono se questa società rispecchi i propositi della sua creazione, ma per rispondere bisognerebbe viverci per un po’ di tempo…

Stando ad Auroville per un po’, ho visto molti ricchi francesi che facevano acquisti in boutique che con gli hippies avevano poco a che fare, ed anche le case sembrano piuttosto grandi e poco umili. E quindi forse è vero quello che alcuni dicono, ovvero che chi ha più soldi ha più possibilità anche qui, e che tra i requisiti che devi avere per poter entrare nella comunità il proprio conto in banca è un punto a favore. Il Matrimandir stesso è costato moltissimi soldi (privati certo) e di fatto sembra un simbolo di opulenza. I giardini attorno ad esso hanno bisogno di costante manutenzione e di acqua che in questa parte d’India è molto scarsa.

Siccome c’è sempre un però, posso dire che l’idea che c’è dietro tutto questo è molto bella, qui, ormai tantissimi anni fa, molti giovani pieni di ideali provenienti da ogni parte del mondo hanno deciso di creare un qualcosa di unico al mondo, e per farlo hanno primo lavorato duramente, se considerate che tutta la zona ricoperta attualmente dalla vegetazione era allora desertica. E questo di certo ha giovato anche agli indiani, che vedono in genere di buon occhio questa città utopica.

Nei giorni trascorsi ad Auroville, ho respirato un’atmosfera speciale, un’aria fresca di qualcosa di nuovo, di diverso, ed è facile capire perché così tante persone da tutto il mondo hanno deciso di vivere la loro vita in questo posto… è bello vedere una comunità di persone provenienti da paesi e background diversi, il cui unico scopo è essere felici, in pace e a contatto con la natura.